
giugno 27, 2018 13:56 by
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La stagione è stata caratterizzata dall’alternanza di forti anomalie del geopotenziale a 500mb che hanno interessato l’Italia durante i mesi di marzo e aprile. A marzo una prevalenza di flussi depressionari, soprattutto atlantici, ha provocato valori termici bassi e frequenti piogge in particolare sulle Marche. Al contrario, in aprile, quando a prevalere sono state le masse d’aria di natura anticiclonica, il clima sulla nostra regione è stato molto caldo ed in gran parte secco. Sempre relativamente alle Marche, frequenti piogge si sono verificate anche nel mese di maggio, in questo caso provocate da una spiccata attività termo-convettiva indotta da infiltrazioni umide e fresche in un regime debolmente anticiclonico.
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Maggio 2018 particolarmente caldo ma soprattutto piovoso così come questa prima parte del 2018.
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A guardare il riepilogo mensile della precipitazioni si risponderebbe proprio di sì alla domanda posta nel titolo: con un totale medio regionale di pioggia caduta pari a 116mm, maggio 2018 è stato più piovoso rispetto al trentennio di riferimento 1981-2010 , con un surplus di +58mm rispetto alla media (aggiungiamo che, quello del 2018, è stato il sesto mese di maggio più piovoso per le Marche dal 1961).
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Aprile 2018 ha assunto nelle Marche connotati che potremmo definire "estivi" sia per le temperature particolarmente calde sia per le scarse precipitazioni.
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Nel complesso, la stagione invernale 2018 è stata lievemente più calda della norma e particolarmente piovosa. Il freddo vero si è riducibile all'evento di fine stagione in cui si sono verificate anche abbondanti nevicate.
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Si conferma il periodo particolarmente fresco e piovoso che sta interessando le Marche. Come in febbraio, anche nel mese di marzo le temperatura media mensile è stata inferiore alla norma e abbondanti sono state le precipitazioni.
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Febbraio 2018, a differenza dei mesi di febbraio degli ultimi quattro anni, è stato più freddo della norma. Stabilito il record di precipitazioni per il mese.
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marzo 9, 2018 13:11 by
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Partiamo da lontano e precisamente dallo sconquasso creato dall’intrusione alle latitudini polari dell’alta pressione atlantica e di quella pacifica le quali, iniettando massicce quantità di aria calda, che dalla troposfera si sono propagate fino alla stratosfera, hanno provocato la rottura del Vortice Polare Stratosferico, cioè quel fenomeno conosciuto come Stratwarming. Tale dinamica si è poi ripercossa a quote inferiori dove, anche la parte troposferica dello stesso vortice, si è divisa in due lobi, uno di essi è sceso sul Nord-America, l’altro sull’Europa. Ecco che dunque una colata di aria gelida artica ha invaso il Vecchio Continente coinvolgendo anche il centro-nord italiano nel corso del weekend del 24-25 febbraio 2018 dove l’aria fredda è fluita dalla porta della Bora.
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Gennaio 2018 è stato molto più caldo e secco della norma.
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gennaio 25, 2018 16:13 by
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Finalmente, dopo tre anni di record battuti, il 2017 non risulta essere l’anno più caldo a livello globale. Il 2017 si piazza comunque al secondo posto nella classifica degli anni più caldi con un’anomalia di +0,51°C rispetto al 1981-2010 e considerando che tale exploit è stato raggiunto con indice ENSO neutrale nella prima parte dell’anno, negativo nella seconda, conviene rimandare i festeggiamenti ad anni migliori… Per quanto riguarda le Marche, in base ai dati rilevati dalla rete agrometeo ASSAM, nel 2017 è stato eguagliato il record di caldo degli anni 2014 e 2015. Si conferma infine il periodo particolarmente piovoso che sta interessando la nostra regione, iniziato nel 2012, in cui la precipitazione totale annuale si mantiene al di sopra della norma.
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