1. Introduzione

Si considerano gli aspetti climatici che hanno caratterizzato la stagione invernale 2020[1]. I dati utilizzati per le seguenti elaborazioni sono quelli di precipitazione, temperatura e vento rilevati da 14 stazioni gestite dal Servizio Agrometeo Regionale dell'ASSAM (www.meteo.marche.it), scelte come rappresentative di tutto il territorio regionale. Le serie storiche dal 1961 sono state ottenute raccordando i dati delle 14 stazioni con quelli provenienti da altrettante stazioni dell’ex Servizio Idrografico di limitrofa collocazione[2].

2. Temperatura

 

2.1. Analisi stagionale e mensile

Settimo anno consecutivo con inverno più caldo della media. Anzi, quello del 2020 è stato uno degli inverni più caldi in assoluto per le Marche, almeno secondo i dati a nostra disposizione. La sua temperatura media è stata di 7,6°C, come negli anni 2014 e 2016, inferiore di appena 0,1°C rispetto al valore medio registrato negli anni 1990 e 2007 che rimane tuttora il più elevato per la nostra regione dal 1961[3]. L’anomalia rispetto alla media di riferimento 1981-2010[4] è di +2,1°C.

Tutti i mesi autunnali sono stati più caldi del normale, particolarmente febbraio che con una anomalia di +3,7°C rispetto allo storico di riferimento risulta il più caldo febbraio per le Marche dal 1961, frutto soprattutto delle elevate temperature massime (+5,7°C rispetto al 1981-2010 valore record dal 1961).

 

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[1]           Stagione meteorologica: inverno da dicembre dell'anno precedente fino a febbraio, primavera da marzo a maggio, estate da giugno a agosto, autunno da settembre a novembre

[2]           Mariani L, 2005. Caratterizzazione agroclimatica del territorio delle Marche, progetto MARSIA ASSAM

[3] Anno di inizio delle serie storiche dei dati a disposizione.

[4]      1981-2010 periodo di clima normale (Cli.No., Climatic Normals) scelto secondo le indicazioni del World Meteorological Organization (WMO, 1989: “Calculation of Monthly and Annual 30-Year Standard Normals”, WCPD-n.10, WMO-TD/N.341, Geneva, CH)