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Temperatura media globale
Secondo quanto risulta da questo report, basato sulle analisi preliminari dei dati del database NCEP del NOAA, il 2022, a livello planetario è stato il quarto più caldo in assoluto, almeno da quando iniziano le serie storiche della temperatura. Rispetto al trentennio più recente (periodo 1991-2020) l’anomalia della temperatura media globale è stata di +0,29°C; rispetto invece al periodo considerato preindustriale (1850-1900) l’incremento è stato di +1,19°C. L’anno più caldo resta il 2016 con una differenza di +0,49°C rispetto al trentennio più recente. Si conferma il trend crescente della temperatura media annua con un incremento di circa 0,2°C per decennio a partire dal 1980.
Anomalie di temperatura media globale nel 2022 secondo i database NOAA/NCEP, HadCRU, GISS e ERA5, e media dei valori, tutti espressi in °C e riferiti al trentennio 1991-2020 (fonte).
Il caldo record in Italia
Per l’Italia, secondo i dati del ISAC-CNR, il 2022 è stato l’anno anno più caldo dal 1800 (anno di inizio della serie storica) con una temperatura media superiore di 1,15°C rispetto alla media storica di riferimento calcolata per il trentennio 1991-2020. L’anno più freddo è il 1816 con una differenza di -3,03°C. Continua dunque la serie positiva e crescente delle anomalie della temperatura media annuale che dagli anni ottanta sta interessando il nostro paese.
Italia. Mappa anomalia temperatura media (°C) 2022 rispetto al 1991-2020 (fonte)
Italia. Andamento anomalia temperatura media annua (°C) 1800-2022 rispetto al 1991-2020 (fonte)
Temperatura. Il caldo record nelle Marche
In analogia al dato nazionale riportato dal CNR, nel 2022, la temperatura media annua per le Marche, pari a 15°C, è stata di oltre un grado più elevata rispetto al 1991-2020; il 2022 è stato l’anno più caldo per le Marche dal 1961.Significativo è l’incremento termico rispetto al precedente primato che era di 14,6°C ed apparteneva all’anno 2019. Almeno secondo i nostri dati (serie a partire dal 1961) è la prima volta che nelle Marche la temperatura raggiunge “quota” 15°C di valore medio annuale. Le statistiche ci dicono anche che, dal 2000, 17 anni su 23 hanno avuto una temperatura media più elevata della norma e così anche la nostra regione è interessata da quel progressivo riscaldamento a conferma di quello visto in precedenza per il territorio nazionale tramite i dati CNR.
La primavera è stata l’unica stagione che ha fatto registrare una temperatura più bassa rispetto al riferimento 1991-2020: 12,4°C il valore medio regionale, -0,2°C l’anomalia. Le restanti stagioni hanno avuto scarti positivi, particolarmente accentuati per l’estate (+1,3°C) e l’autunno (+2,0°C). Quella del 2022 è stata la quarta estate più calda per le Marche dal 1961 (preceduta dalle estati 2003, 2012 e 2017) mentre l’autunno ha segnato il secondo valore record (preceduto dall’autunno 1987).
A livello mensile, con gennaio, anche il bimestre marzo-aprile è stato più freddo del solito; a marzo in particolare la temperatura media regionale è stata di oltre due gradi centigradi sotto la media 1991-2020. Ben più numerosi sono stati quindi i mesi più caldi del normale; l’anomalia maggiore l’ha fatta registrare giugno, +3,3°C, essendo anche stato il mese di giugno più caldo per le Marche dal 1961. Anche dicembre con una temperatura media di 9°C ed una differenza di +2,8°C ha stabilito il nuovo primato per il mese.
Marche. Temperatura media decennale e anomalia rispetto al decennio precedente (°C).
Marche. Temperatura media stagionale e anomalia rispetto al 1991-2020 (°C).
Marche. Anomalia temperatura media annua (°C) rispetto alla media di riferimento 1991-2020.
Marche. Anomalia temperatura media mensile (°C) anno 2022 rispetto alla media di riferimento 1991-2020.
Precipitazione. Il 2022 è stato il quarto anno meno piovoso per le Marche dal 1961
Come già successo nei due anni precedenti, la precipitazione totale del 2022 è stata inferiore alla media. Il suo valore medio regionale di 624mm corrisponde a circa un quarto di ammanco rispetto ai millimetri che di solito cadono in regione in un intero anno (-26% rispetto al totale medio 1991-2020). Il 2022 si posiziona al quarto posto nella classifica degli anni meno piovosi dal 1961, preceduto solo dagli anni 1988, 1994, 2003. Considerando i totali decennali la precipitazione sembra aver intrapreso una tendenza al recupero dopo la evidente flessione degli anni ottanta.
Come il 2021, anche il 2022 è stato caratterizzato da un forte deficit di precipitazioni durante la primavera e l’estate; complice le non eclatanti precipitazioni invernali, la prima parte del 2022 è stata quindi molto secca così come accaduto, appunto, nel corso dell’anno precedente. A differenza però del 2021 le piogge non hanno poi recuperato durante l’autunno, stagione anch’essa in deficit (-7% rispetto al 1991-2020); ecco perché, in conclusione, il 2022 è stato peggiore del 2021.
L’unico mese abbondantemente più piovoso della norma è stato settembre quando si è verificato l’evento alluvionale del giorno 15 che ha colpito duramente il settore centro-settentrionale della regione; in tutto il mese il guadagno totale è stato del 55% grazie ai 131mm caduti in media sul territorio regionale. Buono è stato anche il contributo delle piogge di novembre, +7% rispetto alla media. D’altra parte, davvero esigui sono stati gli eventi piovosi di ottobre.
Marche. Precipitazione annua media decennale e anomalia rispetto al decennio precedente (mm)
Marche. Precipitazione totale stagionale e anomalia rispetto al 1991-2020 (mm)
Marche. Anomalia precipitazione totale media annua (mm) rispetto alla media 1991-2020.
Marche. Anomalia precipitazione totale mensile (mm) anno 2022 rispetto alla media 1991-2020.
Marche. Anomalia mensile numero giorni di pioggia anno 2022 rispetto alla media 1991-2020.Nel 2022 la media regionale dei giorni piovosi è stata di 70 con una perdita di 19 giorni rispetto al 1991-2020. Il grafico mostra in particolare il costante deficit della prima parte dell’anno (fino al mese di luglio) e quello di ottobre quando in pratica non è mai piovuto.
Indice di siccità: StandardizedPrecipitation Index (SPI)
L’indice SPI-3 (Standardized Precipitation Index a 3 mesi), calcolato a partire dalle precipitazioni mensili e adatto a quantificare eventuali stati di siccità/umidità stagionali (3 mesi) tramite una scala di valori con soglie da -2 (per l’estremamente siccitoso) a +2 (per l’estremamente umido), denuncia una condizione di siccità estrema per il bimestre maggio-giugno quindi a cavallo fra la primavera e l’estate. L’indice ha poi recuperato fino alla moderata siccità di agosto tornando nella normalità in settembre. Ancora più marcata la siccità se considerata nella finestra temporale dei sei mesi con l’indice SPI-6 nella classe di severa siccità in giugno e luglio, in quella di estrema siccità in agosto. Infine, lo stesso indice calcolato nei 12 mesi (SPI-12) è sceso a novembre nella classe di moderata siccità, a dicembre in quella di severa siccità segno che nel lungo periodo (scala annuale) possono esserci stati problemi di carenza di apporto precipitativo.
Marche. Andamento mensile indice SPI a 3, a 6 e a 12 mesi.
Il 2022 in pillole