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A guardare il riepilogo mensile della precipitazioni si risponderebbe proprio di sì alla domanda posta nel titolo: con un totale medio regionale di pioggia caduta pari a 116mm, maggio 2018 è stato più piovoso rispetto al trentennio di riferimento 1981-2010[1], con un surplus di +58mm rispetto alla media (aggiungiamo che, quello del 2018, è stato il sesto mese di maggio più piovoso per le Marche dal 1961).
Ma la straordinarietà di maggio sta nel fatto che così tanta acqua non è scaturita dal passaggio di perturbazioni, che durante il mese sono venute sostanzialmente a mancare, ma da una marcata instabilità pomeridiana causata da infiltrazioni umide sia atlantiche che balcaniche che sono andate a disturbare una configurazione tutto sommato anticiclonica o al più blandamente basso-pressionaria. A testimonianza di ciò riportiamo la mappa (figura 1) dell’anomalia dei giorni di pioggia di maggio 2018 rispetto alla media dello stesso mese nel periodo 1999-2018. Ebbene, come si può vedere, forte è stato l’incremento dei giorni piovosi sull’entroterra con punte dell’ordine dei 10 giorni registrate da alcune stazioni dell’area appenninica meridionale (che su un totale di 31 giorni non è niente male…). Ben meno numerosi sono stati i giorni piovosi sulla fascia costiera, addirittura inferiori alla media sul settore centro-settentrionale. La stazione che ha registrato il maggior numero di giorni di pioggia è stata Serravalle di Chienti, pari a 20, mentre la stazione che ha rilevato il maggior quantitativo di pioggia caduta è stata Sarnano con 248mm.
D’altra parte il mese non è stato freddo, tutt’altro! con una temperature media di 17,9°C la differenza rispetto al 1981-2010 è stata di +1,3°C (ottavo valore record per maggio dal 1961).