giugno 17, 2024 10:26 by
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Nella giornata di ieri, la nostra regione si è venuta a trovare proprio nella linea di frontiera fra una saccatura colma di aria nord-atlantica ed il promontorio di origine subtropicale continentale, zona di origine di fenomeni temporaleschi, anche di forte intensità, innescati fra il rilevante contrasto termico.
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maggio 26, 2020 10:00 by
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Nella notte tra il 19 e il 20 maggio 2020 si sono verificate le condizioni favorevoli per la formazione di una grossa cella temporalesca che ha interessato il settore meridionale delle Marche. Il forte contrasto termico fra l’aria calda che si era accumulata durante un prolungato periodo di stasi anticiclonica e quella ben più fresca arrivata in seno ad un vortice di origine atlantica, ha provocato il sistema temporalesco rilevato anche dai radar della Protezione Civile...
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marzo 30, 2020 08:45 by
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La proiezione dell’alta pressione delle Azzorre verso le medio-alte latitudini europee ha permesso ad una colata di aria gelida siberiana di infilarsi verso l’Adriatico passando per i Balcani. La regione Marche, così come le altre del medio-basso versante adriatico, è stata giocoforza colpita direttamente da tale discesa fredda è lo si è avvertito dai valori termici scesi abbondantemente sotto la norma; così lo scenario è completamente cambiato rispetto alla mitezza primaverile della settimana scorsa
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settembre 6, 2018 12:41 by
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Nel corso del fine settimana dell’1-2 settembre 2018, il pieno e strutturale affondo di una bassa pressione di matrice artica, l'aggiramento dell’aria fredda ed instabile delle Alpi da ovest, la formazione di una circolazione ciclonica ed il conseguente contrasto con l’aria calda accumulatasi nei giorni precedenti, hanno dato luogo a fenomeni assai intensi anche nelle Marche.
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marzo 9, 2017 11:53 by
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Una intensa ondata di maltempo ha colpito le Marche tra la seconda parte di lunedì 6 e la giornata di martedì 7 marzo 2017. L'origine del maltempo va individuata in un minimo depressionario generatosi sull'Adriatico dopo i ripetuti affondi di aria fredda nord-atlantica che hanno colpito il centro del Mediterraneo nel corso dei giorni precedenti; minimo che poi si è sostenuto grazie sia all'umidità fornita dalle acque marine sia dalle correnti fredde che esso richiamava dai Balcani.
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Il giorno venerdì 15 luglio, a seguito di una discesa depressionaria artica, un minimo di pressione si è andato a formare sul Tirreno, scivolando da nord verso sud. L'aria fredda settentrionale ha causato una marcata flessione termica, da un lato provvidenziale per una Penisola "boccheggiante" sotto la morsa dell'aria torrida nord-africana, dall'altro deleteria per l'estrema attività temporalesca scatenata proprio dal forte contrasto termico.
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La prima vera ondata di caldo che dal nord-africana ha investito anche le Marche nel corso della settimana scorsa, ha creato l'illusione che l'estate potesse finalmente prendere una piega diversa, più tranquilla, dopo un periodo prolungato di spiccata instabilità. Ed invece l'effetto è stato quello di accumulare aria molto calda nella bassa atmosfera che poi si è "incidentata" non appena flussi più freschi dall'Atlantico sono tornati a filtrare verso la nostra regione dando lungo a forti temporali tra sabato 25 e lunedì 27 caratterizzati anche da locali grandinate come testimoniano le cronache locali.
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Marche ancora sottoposte ad una spiccata instabilità che ormai dura dalla fine di maggio. Con l'Italia ai margini di una area depressionaria centro-europea, anche l'ultima settimana è stata caratterizzato da precipitazioni specie sotto forma di rovesci e temporali pomeridiani
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Continua il periodo di spiccata instabilità che sta interessando le Marche dalla fine di maggio. Con l'Italia ai margini di una vasta area di bassa pressione, anche il periodo 7-13 giugno è stato caratterizzato da precipitazioni a cadenza giornaliera specie sotto forma di rovesci e temporali pomeridiani.
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Una periodo particolarmente instabile ha interessato le Marche, con i rovesci ed i temporali che a cadenza giornaliera hanno fatto visita al nostro territorio regionale. L'origine di tanta variabilità è da attribuire ad un'area di bassa pressione sull'Oltralpe che si è andata ad incastrare a sud di un ampio campo anticiclonico.
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