
maggio 25, 2023 16:13 by
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Nella conca depressionaria scavata dall’aria fredda artico-polare sul Mediterraneo centro-occidentale fra i due blocchi anticiclonici azzorriano e russo ha trovato origine, nella giornata di lunedì 15, un minimo di pressione al suolo causa dell’ennesimo peggioramento del mese di maggio sull’Italia. In risalita dal Canale di Sicilia verso il basso Tirreno, il minimo si è approfondito fino a raggiungere i 995 hPa e poi, tra i giorni 16 e 17, è traslato verso il medio Adriatico. Lungo tale traiettoria le Marche, specie nella sua parte settentrionale, si sono trovate sulla linea di convergenza fra le calde correnti di scirocco e quelle più fredde di bora: tutte sono state convogliate dal minimo depressionario per creare una zona di spiccata instabilità atmosferica, fonte di cospicue quantità di precipitazione che sono andate ad accumularsi a quelle già cadute con buona frequenza e quantità fra il mese di aprile e la prima metà di maggio.
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Nei giorni 15 e 17 settembre le Marche sono state interessate da eventi avversi che hanno colpito duramente la provincia di Ancona e non solo. La giornata di giovedì 15 è stata caratterizzata da precipitazioni dal carattere alluvionale che hanno causato, tra l’altro, l’esondazione del fiume Misa; quella di sabato 17 dai forti venti.
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Dopo Erik, depressione causa di forte maltempo anche nelle Marche, flussi di aria fredda settentrionale hanno continuato ad interessare la nostra penisola provocando ancora violenti fenomeni dal carattere sparso. Tale sorte è toccata anche alla nostra regione, dove l'aria fredda ed instabile in ingresso dall'Adriatico, sollevando l'aria calda e molto umida presente sul territorio, ha dato origine a temporali in alcuni casi anche grandigeni.
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maggio 26, 2015 15:56 by
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Giunta sull'Italia passando per la Valle del Rodano, la bassa pressione Erik ha provocato un netto peggioramento delle condizioni dopo giorni di stabilità anticiclonica. Il maltempo ha interessato anche le Marche, tra il 22 ed il 24 maggio, quando un vortice, generatosi sul Tirreno, è traslato poi verso l'Adriatico investendo in pieno la nostra regione; la presenza di un blocco anticiclonico sul comparto est-europeo ha rallentato il cammino verso oriente del nucleo depressionario e così le precipitazioni hanno tardato a dileguarsi.
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marzo 10, 2015 17:13 by
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Dopo quella del mese scorso e quella della settimana scorsa, la nostra regione è stata colpita da un'altra intensa ondata di maltempo, causa di danni e disagi per i forti venti, le abbondanti precipitazioni e le nevicate che hanno imbiancato vaste zone dell'entroterra appenninico. Ancora una volta l'origine del maltempo è stato un vortice depressionario che, formatosi a seguito di una discesa di aria fredda artica marittima, ha stazionato per ore sul basso Tirreno favorendo l'ingresso di sostenute correnti molto fredde dai Balcani che giocoforza hanno investito maggiormente il versante adriatico. La fase più acuta dell'evento è inquadrabile, per le Marche, tra i giorni 4 e 6 marzo.
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maggio 7, 2014 08:42 by
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Purtroppo è successo ancora. La nostra Regione è stata colpita da una nuova ondata di maltempo particolarmente consistente, che va ad aggiungersi a quelle dello scorso marzo e di novembre 2013. La causa è sempre la stessa: un nucleo depressionario di origine nord-atlantica che si isola sul basso Tirreno, in prossimità del Golfo di Napoli, e che tarda a migrare verso oriente a causa di un blocco di alta pressione sull'est-Europa. In tale configurazione, un flusso di correnti instabili in entrata dal Mare Adriatico, non trovando ostacoli orografici, provoca acute condizioni di maltempo sia sul settore costiero che sull'entroterra. Le precipitazioni assumono allora carattere diffuso e duraturo e si registrano notevoli accumuli di pioggia.
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dicembre 17, 2013 10:50 by
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Per buona parte della stagione autunnale, fino a verso metà novembre, a dominare è stata l'alta pressione di origine atlantica con contributi di aria calda dal Nord-Africa che hanno mantenuto le temperature su valori spesso sopra la media specie ad inizio settembre ed a cavallo fra la fine di ottobre e l'inizio di novembre. Non sono mancate incursioni fredde settentrionali causa di abbassamenti termici e di rilevanti precipitazioni per il forte contrasto termico che si è venuto a creare con le calde acque mediterranee. Fenomeni che poi si sono amplificati nella seconda parte di novembre quando, in più occasioni, delle colate di aria fredda polare e siberiana hanno generato vortici in prossimità della nostra penisola.
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dicembre 10, 2013 14:56 by
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